Inappetenza bambini

L’inappetenza dei bambini è un problema che assilla molte madri. Fortunatamente c’è da dire che salvo casi patologici che presentano l’inappetenza aggiunta a ben altre complicanze, sono pochi i casi in cui bisogna realmente preoccuparsi se il bambino mangia poco. 

Molti pediatri prima di preoccuparsi fanno una valutazione dei “parametri del benessere” che siano tutti presenti nel bambino (vivacità, forza muscolare, energia, vitalità, buon umore, acquisizioni psicomotorie, attenzione, capacità di apprendere ecc.) , indice del reale stato di salute del bambino. Fatta questa premessa, a volte basta analizzare quali situazioni possono anche involontariamente generare lo scarso appetito nel bambino.

Le tensioni, modifiche di equilibri familiari possono far reagire il bambino con la perdita dell’appetito. Abitudini scorrette, come pasti irregolari, spuntini ipercalorici, consumati non a tavola o accompagnati da bibite gassate nel tentativo di compensare lo scarso appetito a pranzo e cena non fanno che favorirlo. Rimpinzarlo a dismisura contro la sua volontà potrebbe compromettere per sempre il suo rapporto con il cibo.

Una volta escluse o appurate queste cause, non resta che affrontare con serenità il problema, anche se tale non è, e cercare di gestirlo nel migliore dei modi.

Come mangia il tuo bambino?

Proviamo ad annotare le abitudini alle quali forse inconsciamente stiamo abituando il nostro bambino.

– Guarda la TV mentre mangia?
Regola: la TV a tavola distoglie dal piatto e dalla conversazione con la famiglia e se ora il piccolo non mangia perché distratto dallo schermo, da grande svuoterà il piatto senza accorgersene per lo stesso motivo! La nutrizione deve essere consapevole!
– Di che colore è il piatto?
Regola: colore, colore, colore…! Perché non ricordare anche a tavola che ai bambini piacciono i colori? Sforziamoci di rendere appetibili anche per gli occhi i piatti che prepariamo ai nostri bambini e magari camuffiamo sotto un po’ di maionese quella verdurina che proprio non gli piace…
– Quanti spuntini mangia?
Regola: gli spuntini devo essere leggeri e non hanno lo scopo di saziare, ma di aspettare il pranzo e la cena meno affamati. Nel tentativo di compensare il mancato pranzo o la scarsa cena che di solito fa il piccolo, non è buona abitudine sostituire gli spuntini con soluzioni  ipercaloriche.
– Come mangia?
Regola: abituare sin da piccoli a prendere la porzione che gli spetta da soli; ognuno, persino un bambino, ha un’innata capacità di stabilire quanto e quale cibo gli è necessario. È l’atteggiamento più spontaneo e naturale, quello che permette ai figli di seguire il proprio istinto e tenere lontane le problematiche psicologiche riguardo al cibo.
Pochi accorgimenti e alla fine direte , se ha mangiato poco o niente,  “non avrà fame” nel modo più naturale e normale possibile!!

L’idea in più

Scegliete nel frigo o al supermercato , insieme al vostro bambino,  le cose che gli piacciono di più e inventate insieme una ricetta da mangiare con tutta la famiglia in allegria!

L’inappetenza non viene in vacanza!!!

Fortunatamente le vacanze rappresentano un periodo di tregua per le mamme che difficilmente dovranno correre dietro ai loro bambini per farli mangiare. Infatti il mare, la montagna, i giochi distraggono il bambino e soprattutto richiedono tanta energia al punto che i bambini spolvereranno quello che mamma metterà  nel piatto! Tuttavia bisogna fare attenzione che gli alimenti messi a disposizione dei vostri bambini abbiano il giusto apporto nutrizionale. Ecco alcuni accorgimenti da usare in vacanza:

  1. se siamo in montagna: i bambini più grandicelli in montagna hanno bisogno di un’alimentazione nutriente ma leggera, quindi via libera a yogurt, frutta e verdura, pesce, miele e zucchero. Cibi sani , in grado di fornire al piccolo energia senza però appesantirlo. Fargli bere acqua, tè deteinato e succhi di frutta perché il freddo tende a seccare la pelle e le mucose. Cercare di introdurre abitudini (ad esempio preparare insieme la colazione) che possono essere mantenute al rientro a casa, stimolando il piacere di mangiare perché …l’ho fatto io!
  2. Se siamo al mare: anche i ragazzi che hanno meno voglia di mangiare si avvicineranno con piacere a piatti freddi come insalate di pasta o di riso che possono ben costituire un pasto completo a cui aggiungere solo un po’ di frutta. Proporre al bambino una sola portata riduce lo stress da cibo, inoltre aiuta la mamma ad organizzare pasti equilibrati. L’estate può essere il momento buono per aiutare i bambini ad apprezzare frutta e verdura fresche, abbondanti in questo periodo, che se proposte con piccole astuzie ( trenini di frutta o un clown di verdure) possono diventare gradite anche ai più riluttanti. Alleatevi con frutta e verdura, sono leggere e gustose, appagano il senso di fame del piccolo e riescono ottimamente a soddisfare l’esigenza di sali minerali e di liquidi di cui l’organismo  ha bisogno.
Allo stesso modo è importante stimolare il bimbo a bere, l’acqua non deve mancare mai!
  3. L’importante che la vacanza non si trasformi in un fast- food : anche uscendo a cena tutte le sere si può stare attenti alla corretta alimentazione, una pizza in due accompagnata da verdura, carne alla brace con contorno di verdura grigliate anziché patatine fritte e la linea è salva!