Codice tributo 1655

Nell’anno 2014 l’Agenzia delle Entrate ha deciso di introdurre il codice tributo 1655. Questo codice, viene usato da quei datori di lavoro che vogliono recuperare il bonus Irpef degli ottanta euro di Renzi presenti in busta paga, per i lavoratori che ne hanno beneficiato senza però spettargli di diritto. È il caso di un determinato dipendente che ha più di un datore di lavoro, superando così nel complesso 26.000 euro di reddito. Il recupero dei soldi avviene tramite compensazione nel modello F24, usando per l’appunto il codice 1655.

Codice tributo 1655: di cosa si tratta?

Nel 2014 il governo Renzi ha emanato una misura specifica volta a favorire i lavoratori dipendenti (e assimilati) che dispongono di uno stipendio sotto specifiche soglie: la misura si chiama Bonus Renzi e corrisponde ad una somma di ottanta euro che il datore deve accreditare sulla busta paga del lavoratore ogni mese per 365 giorni l’anno. Il codice tributo 1655 si rivela utile all’azienda per poter recuperare il credito stipulato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Credito che può facilmente recuperare in compensazione, ovvero pagando ulteriori imposte in cui appare a debito. Il bonus da 80 euro viene riconosciuto per intero solo a chi ha diritto di riceverlo, e un reddito che non supera i 26.000 euro.

Quando va utilizzato il codice tributo 1655?

Il codice tributo 1655 va usato dai datori di lavoro che hanno dato (in anticipo) il Bonus Renzi di ottanta euro ai propri lavoratori dipendenti. È fondamentale utilizzare il modello di pagamento F24 per usufruire del recupero credito tramite compensazione con le somme a debito. Dal 29 dicembre 2019, per compilare ed inviare il modello F24 va tenuto conto delle regole nuove introdotte dal Decreto Fiscale che, pure per quanto riguarda il bonus Renzi, ammettono come solo canale di trasmissione i servizi (telematici) dell’Agenzia delle Entrate. Come ha precisato la stessa Agenzia delle delle Entrate, il bonus vale anche per i lavoratori che risiedono all’estero, basta solo che il loro reddito sia tassato in Italia. Stesso discorso vale per chi eredita qualcosa dai lavoratori deceduti, presentando la dichiarazione dei redditi della persona defunta; nel caso in cui il decesso sia capitato a bonus già avvenuto, la somma verrà ceduta agli eredi senza accumularla con altri conti personali.

Come compilare il modello f24?

Il pagamento degli ottanta euro è a carico del datore di lavoro, e si fa in maniera automatica. Non occorre dunque che il lavoratore vada a richiederlo ogni volta. La somma sarà accreditata in busta paga non appena si verifica l’ammontare del reddito. Con il codice tributo 1655 il datore di lavoro recupererà quanto ha pagato al suo dipendente tramite, come abbiamo detto, il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate. Coloro che ricevono il bonus senza però averne nessun diritto devono comunicarlo al proprio datore di lavoro (o in alternativa all’Inps). Egli in questo modo potrà finalmente recuperare la somma che ha versato. Per compilare il modello F24 bisogna inserire il codice tributo 1655 nella casella erario, per la precisione nella colonna chiamata “a credito”. Vi sono inoltre, ulteriori campi dove introdurre il mese e l’anno in cui il denaro è stato pagato (fare riferimento alla data in cui lo stipendio è stato versato).

Casi particolari

Quando un sostituto d’imposta recupera il credito che, in precedenza era già stato fornito ad altri lavoratori (ad esempio, perché la situazione richiede un ricalcolo del credito), di conseguenza potrebbe maturare un credito differente oppure un debito con l’Erario. La procedura da seguire è la seguente: l’azienda, in un primo momento deve confrontare l’importo del credito fornito ai lavoratori con quello del credito recuperato nello stesso mese, dopodiché se l’importo del credito pagato è maggiore a quello recuperato, dovrà usare in compensazione solamente l’importo netto a credito che risulta dalla differenza. Se invece l’importo assegnato è minore a quello recuperato, l’azienda dovrà eseguire un versamento uguale all’importo netto a debito, sempre usufruendo del famoso codice tributo 1655.